Industria 5.0

Piano di transizione 5.0

Ecco un motivo in più per investire sull'automazione

L'entrata in vigore del piano di Transizione 5.0 è ormai ufficiale !

Le aziende che sceglieranno di investire sull’innovazione e sull’efficientamento energetico potranno, con i fondi del PNRR, usufruire di importanti vantaggi fiscali, tramite l’agevolazione con credito d’imposta delle spese sostenute scontate in un solo anno.

Cosa serve per partire?

Sia in caso di nuova installazione sia di passaggio da un sistema tradizionale a uno automatico, o in caso di sostituzione di un impianto automatizzato, è fondamentale realizzare uno studio di pre-fattibilità, che New Automation svolge per i propri clienti. Esso, permette infatti di individuare sin dall’inizio il rispetto dei parametri richiesti dal Piano e il credito d’imposta di cui l’azienda beneficerà grazie al nuovo magazzino automatico verticale.

Piano Transizione - spiegazione

Chi sono i soggetti che possono usufruire di questo incentivo ?

Il Piano Transizione 5.0 è dedicato a tutte le imprese che effettuino “ nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici ”, senza distinzione di forma giuridica, settore, dimensione o regime fiscale, “che dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025 effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato” .

Sono escluse, però, le imprese in difficoltà finanziaria o che hanno ricevuto sanzioni interdittive; si richiede inoltre il rispetto delle norme sulla sicurezza e i contributi previdenziali.

Per accedere all’incentivo occorre che si verifichino le seguenti condizioni:

Effettuare un investimento in almeno uno dei beni strumentali materiali e immateriali del piano Transizione 4.0. Anche in questo caso si prevede che i beni devono essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. Questi beni devono essere inseriti in un progetto di innovazione che consenta di ottenere una riduzione dei consumi energetici La riduzione dei consumi deve essere pari ad almeno il 3% dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale oppure ad almeno il 5% dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento.

Il piano, viene dedicato ai software, viene ampliato, prevedendo l’ammissibilità agli incentivi anche per:

• Software, i sistemi, le piattaforme o le applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati anche provenienti dalla sensoristica IoT di campo (Energy Dashboarding);

• i software relativi alla gestione di impresa se acquistati unitamente ai software, ai sistemi o alle piattaforme di cui al punto precedente.

Di fatto si tratta dei sistemi di monitoraggio dei consumi, anche se parte di un più ampio sistema ERP.

Vale la pena sottolineare a questo punto che, se un investimento in beni 4.0 ricade sotto l’ombrello della Transizione 5.0 perché abilita un risparmio energetico, si applicheranno le norme di questo piano (e non più quelle del piano Transizione 4.0) in relazione alle tempistiche e alle modalità di fruizione dell’incentivo. Resta l’obbligo di attestare l’interconnessione.
Il recupero del credito potrà avvenire in un’unica quota e non in tre.

Il piano Transizione 4.0 resta operativo per tutti gli investimenti nei beni previsti che: non generano risparmio, oppure, generano risparmio sotto le soglie minime previste dal Transizione 5.0.

Credito d'imposta

A seconda dell’investimento, l’efficientamento può inoltre essere calcolato sul singolo processo produttivo in cui il macchinario è utilizzato oppure sull’intero stabilimento.

Aliquote per efficientamento singolo processo

• Se l’efficientamento è tra il 5% e il 10% l’azienda usufruisce di un credito d’imposta al 35%

• Se l’efficientamento è tra il 10% e il 15% l’azienda usufruisce di un credito d’imposta al 40%

• Se l’efficientamento supera il 15% l’azienda usufruisce di un credito d’imposta al 45%

Aliquote per efficientamento dello stabilimento

• Se l’efficientamento supera il 3% l’azienda usufruisce di un credito d’imposta al 35%

• Se l’efficientamento supera il 6% l’azienda usufruisce di un credito d’imposta al 40%

• Se l’efficientamento supera il 9% l’azienda usufruisce di un credito d’imposta al 45%